La prima valutazione che possiamo effettuare è l’esame visivo del vino osservando il suo colore, la nitidezza, la consistenza e la vivacità.

Tanti possono essere i fattori che influenzano e compromettono la limpidezza del vino quali:

  • Particelle in sospensione;
  • Opalescenze o intorpidimenti dovuti a fermentazioni acetiche;
  • Alterazioni o altri difetti;
  • Vere e proprie malattie.

I vini in commercio risultano perfettamente limpidi, grazie al filtraggio e trattamenti stabilizzanti.
Portando il bicchiere all’altezza degli occhi e osservandolo in controluce possiamo valutare la limpidezza del vino.

L'esame visivo del vino

Inclinando, invece, il bicchiere a 45° si possono esaminare il colore del vino e le sue sfumature.
Nella parte di maggior spessore del calice ovvero in quella centrale, si osserva l’intensità del colore e nella parte più esterna, denominata unghia del vino, si colgono la tonalità e le eventuali sfumature.
Le caratteristiche cromatiche dipendono in primo luogo dal tipo di uva: i polifenoli, le sostanze “coloranti”, sono sempre presenti nelle bucce, ma variano per tipologia e per quantità in base al vitigno.

Chiaramente ci sono anche altri fattori che influenzano il colore e l’intensità del vino quali il terreno, il clima, le tecniche di vinificazione e maturazione e, in particolar modo, lo stato evolutivo del vino.

Facendo roteare il bicchiere è possibile valutare la consistenza del vino, ossia la differente densità o fluidità che assume in presenza di componenti alcoliche (etanolo, glicerolo).
Sulle pareti del calice tende a formarsi una corona di lacrime che disegna, ricadendo, una serie di archetti. Quanto più è marcato questo fenomeno, tanto più consistente è il vino. Da un vino con una buona dote di consistenza ci si aspetta un assaggio ricco di calore, struttura e morbidezza.

Un indicatore prezioso dello stato di salute del vino è la vivacità o luminosità del colore.
Nel caso di spumanti o vini frizzanti, nei quali è presente anidride carbonica, si osserva la qualità dell’effervescenza, che è tanto maggiore quanto più il “perlage” mostra bollicine a grana fine capaci di durare a lungo accentuando la brillantezza del colore, esaltando gli aromi e donando in bocca freschezza e sensazioni delicatamente pungenti.